La sindrome di Giona. [Ispirato da Papa Bergoglio]

Giona rappresenta il 'buon cristiano': segue i comandamenti, ha una religiosità perfetta, guarda alla dottrina, ma non si cura della salvezza della povera gente, dei peccatori, dei malvagi; non si sporca le mani.
La ‘sindrome di Giona’ porta alla ipocrisia, a quella sufficienza di essere cristiani puliti, perfetti. La parabola del fariseo e del pubblicano dipinge benissimo questo aspetto.
Luca 18, 10-14
« Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato »